Boston, USA

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Natale 2007

domenica 17 febbraio 2008

Il paradosso dei due gemelli e la vecchia Europa

di Antonia Colamonico

Il paradosso dei due gemelli fu utilizzato da A Einstein, quando volle dimostrare la relatività dello spazio in relazione alla velocità del tempo, ricordarlo può essere utile per comprendere il perché del ritardo storico-economico del Europa e in particolar modo dell’Italia.
In una lettura biostorica
la velocità entra nella costruzione della vita come un fattore della massima importanza, poiché saper rispondere nel momento opportuno agli eventi, evita gli stalli storici, ma per rispondere si richiedono una grande capacità di previsione, saper anticipare le letture di futuro, e una forte capacità decisionale.
Col paradosso Einstein immaginò due fratelli gemelli che per fattori contingenti venivano separati, uno era proiettato nello spazio e viaggiava alla velocità della luce, l’altro restava sulla terra e viveva alla velocità del sistema terrestre. Il grande fisico sotenne che quello sulla terra invecchiava, mentre l’altro rimaneva giovane, poiché la velocità entra nella costruzione della realtà (il Cronotopo). Tralasciando la lettura prettamente fisica, che senso ha il paradosso?
Se si sostituiscono i due gemelli con due continenti, l’Europa e l’America del nord, e si selezionano due stati, gli USA e l’Italia, allora è facile comprendere, come le velocità dei due sistemi economico-sociali, sono completamente differenti e destinate ad amplificarsi in funzione della velocità con cui vengono elaborate le risposte storiche.
L’Italia oggi vive un’asfissia decisionale, poiché nel corso della sua storia recente e passata, si sono implementate le clientele locali e nazionali, per cui ogni decisione è stata circoscritta ad una serie di controlli ideologici ed economici che da un lato hanno salvaguardato le nicchie di potere, dall’altro fermato quei cambiamenti che avrebbero potuto mettere in crisi gli equilibri condivisi.
La gestione del tempo entra nella struttura economico-politico-sociale-culturale, come un elemento frenante o accelerante del mutamento storico.
Biostoria come scienza e metodo della vita, si pone come uno studio metacognitivo che vuole disegnare le dinamiche vitali/mortali della storia, per cui leggendo la crisi economico-politico-ideologica dell’Italia nel 2008, si può facilmente sostenere che il ritardo storico, ha significato l’invecchiamento del sistema Italia, naturalmente è una vecchiaia non solo anagrafica, ma principalmente ideativa ed emotiva. Ragionare su un paradigma vecchio, implica emotivamente percepire uno stato di stanchezza, poiché il frenare la dinamica della vita che è il processo di democratizzazione dello spazio-tempo, implica uno stato di malattia. Questo lo percepiscono bene i giovani che rispondono o con il nichilismo socio-personale che li porta a fuggire psicologicamente dalla realtà o con l’emigrazione, fuga materiale verso economie più dinamiche.
Il nuovo esodo oggi, non è più quello del contadino che andava a cercar fortuna in Australia, ma quello del neo laureato o neo ricercatore che scopre di essere inutile nel suo paese. Questo stato d’estraneità produce un forte rallentamento nella dinamica storica italiana. Se i giovani sono esclusi dal lavoro, dal salario, dalla politica… si incide sulla dimensione del sogno.
Nell’organizzazione biostorica il sogno, come area del progetto e del futuro, è uno stadio, funzionale alla dinamica della vita: uccidere il sogno equivale ad introdurre la morte nella società.

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Pubblicazioni e inediti - Antonia Colamonico -

Le Filastrocche di Spazioliberina - Raccolta di poesie, 1992, nel ciclo di Le stagioni delle parole, parzialmente pubblicate in antologie, saggi e testi scolastici vari.

Fatto Tempo Spazio - Premesse per una didattica sistemica della Storia. OPPI – Milano 1993.

Storia - Nuova Secondaria, 15 settembre, pagg. 69-71. Editrice La Scuola- Brescia,1994.

Ed altro – Raccolta di racconti brevi 1994, , nel ciclo di Le stagioni delle parole, parzialmente pubblicate in antologie, saggi e testi scolastici vari.

Il Filo - Raccolta di poesie, 1994, , nel ciclo di Le stagioni delle parole, parzialmente pubblicate in antologie, saggi e testi scolastici vari.

Corso modulare di aggiornamento transdisciplinare. Pagg. 31-33, Oppi Informazione, Milano. Sett.- dic. 1995.

Biostoria scienza e metodo per un pensiero al plurale. Prime carte di viaggio, in collaborazione con lo studio Lananna - Art. Direction Carlo Curci. Ed. Pubblicità e Stampa. Bari, 1997.

Biostoria. Verso la formulazione di una nuova Scienza. Campi, metodi, prospettive. Il Filo - Bari 1998.

L’occhio biostorico e la lettura della Società delle Informazioni –http://www.formanet.it/biostoria - 2000.

Ordini complessi - Carte biostoriche di approccio ad una conoscenza dinamica a cinque dimensioni. Il Filo – Bari, 2002.

Ottimizzare i processi di insegnamento-apprendimento: la scienza e Metodo biostoria. In FIS-CAB, Pag. 3 – maggio-giugno 2003, Bari.

Echi di vita in (“La nostra Storia - Cronistoria della Città di Acquaviva delle Fonti” dei fratelli Martino e Nunzio Mastrorocco, Ed. Summa). 3003

La conoscenza biostorica tra ordini multipli e pensiero complesso. In Pianetascuola, Irfos Bari. Ott.-Dic. 2004. pp. 5-6.

Bio-Informazione: nuove linee per una scienza nuova, in http://www.invisibilmente.it/forum/ - nov. 2004.

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Il Pensiero Creativo e il ruolo del futuro nella Dinamica Biostorica: restaurazione e risorgimenti. In Pianetascuola, n° 3, lug.-sett. pp. 3-6, Ed. IRFOS – Bari. 2005.

Cambi di paradigma nell’esplorazione biostorica. In Pianetascuola, Ed. IRFOS Bari, gen.- marz. 2006, pp 18-30.

Alla palestra della mente: Costellazioni di significati per una topologia del Pensiero Complesso. Inedito. 2006.

Dall’esplorazione biostorica alla geografia del Pensiero Complesso, in AA VV, Cultura e Pedagogia della Riforma, pp. 129-140. Ed Cacucci – Bari, 2006.

Le letture biostoriche per una didattica efficace La Classe come Organismo a dimensione uno-tutto. In Pianetascuola, Ed. IRFOS Bari, nov.- dic. 2007, pp 21-25.

Metacognizione e multimedialità: dalla storia alla biostoria. http://www.internetestoria.it - 2008